SARCOPENIA

SARCOPENIA

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Introduzione

Il termine sarcopenia deriva dalle parole greche sarx (carne) e penia (perdita), è un termine coniato per la prima volta da Irwin Rosenberg nel 1989 ed è stato aggiornato nel 2018 dall’European Working Group on Sarcopenia in Older People.

Fino a qualche tempo fa con “sarcopenia” si intendeva la perdita di massa e forza muscolare, oggi ti tende a distinguere i due processi, consolidando il termine sarcopenia alla sola perdita della massa, mentre per definire la perdita della forza muscolare viene utilizzato il termine “dynapenia”.

La definizione “sarcopenia” si riferisce clinicamente alla perdita di massa muscolare e rappresenta il prodotto di una condizione metabolica in cui il catabolismo muscolare viene attivato per mantenere la sopravvivenza dell’individuo, catabolismo che non viene controbilanciato da una sufficiente sintesi proteica capace di mantenere l’integrità della massa muscolare.

Si sa come gli anziani siano spesso ad alto rischio di cadute dovute ad una condizione di fragilità cronica, ad esempio uno dei fenomeni che si manifestano nell’anziano e che purtroppo accelerano notevolmente il processo di invecchiamento è la rottura dell’osso femorale la cui eziopatologia è correlata alla densità ossea ma alla cui evoluzione contribuisce anche la sarcopenia.

Cause

La sarcopenia inizia a comparire intorno alla quarta decade di vita, portando ad una perdita di massa muscolare del 3-5% entro i 50 anni e successivamente dell’1-2% ogni anno. Un andamento che, in circa il 40% dei soggetti, porta a dimezzare il patrimonio muscolare entro i 75 anni di età, con una prevalenza leggermente maggiore negli uomini rispetto alle donne.

Le cause di sarcopenia sono molteplici; può manifestarsi in soggetti sedentari, a seguito di un lungo periodo di inattività fisica, oppure può accentuarsi con l’incorrere della terza età. Può anche essere causata dalla malnutrizione per difetto causata dalla perdita di appetito e/o da cachessia. Inoltre, può trovare origine da altre condizioni patologiche (es. in caso di patologie oncologiche o cronico-degenerative).

Inoltre, le variazioni ormonali che si manifestano durante l’invecchiamento possono contribuire alla perdita di muscolo. Ad esempio, nell’uomo i livelli di testosterone risultano già in una fase calante in un individuo maschile che abbia raggiunto i trent’anni di età, addirittura i livelli di testosterone, in circa il 60 % degli uomini sopra i 65 anni, scendono al di sotto dei valori normali. Dal momento che il testosterone aumenta la sintesi proteica muscolare, la massa muscolare e la forza, è stato proposto che la diminuzione dei livelli plasmatici di testosterone contribuiscono alla perdita di massa muscolare. La capacità del tessuto muscolare di rispondere all’insulina è un altro aspetto importante coinvolto nel fenomeno della sarcopenia, infatti l’incidenza di insulino-resistenza e diabete mellito di tipo 2 aumenta con l’invecchiamento e la sarcopenia può svolgere un ruolo importante.

Sintomi

La sarcopenia determina un deterioramento delle funzioni fisiche ed equivale a:

  • Perdita di massa muscolare e di conseguenza perdita di forza;
  • Instabilità posturale;
  • Incapacità di salire o scendere le scale;
  • Aumento del rischio di cadute e di fratture ossee;
  • Alterazioni della termoregolazione;
  • Modificazione dell’omeostasi glucidica;
  • Riduzione del metabolismo basale

Diagnosi

La diagnosi di sarcopenia si basa sulla presenza di ridotta massa muscolare, ridotta forza muscolare e ridotta performance fisica. Si effettua eseguendo 3 misurazioni:

  1. Misurazione della massa magra rilevabile tramite Dexa (densitometria assiale a raggi X) oppure bioimpedenziometria;
  2. Misurazione della forza rilevabile tramite handgrip;
  3. Misurazione della funzione rilevabile attraverso la velocità di cammino in un percorso di 4 metri.

Raccomandazioni dietetiche

La sarcopenia è un fenomeno che può essere rallentato svolgendo regolare attività fisica e seguendo una dieta ben bilanciata. In particolare, è consigliabile:

  • Assumere un’adeguata quantità di proteine, variando le fonti di origine animale e quelle di origine vegetale;
  • Assicurarsi un alimento fonte di proteine ad ogni pasto principale (colazione, pranzo, cena) in modo tale da ottimizzare l’azione di stimolo sulla sintesi proteica a livello muscolare;
  • Idratarsi a sufficienza;
  • Assicurarsi una corretta introduzione di vitamina D, calcio e altri nutrienti essenziali per la salute delle ossa e la forza muscolare;
  • Assicurarsi l’assunzione giornaliera di 5 porzioni di frutta e verdura, i cui componenti antiossidanti e antinfiammatori esercitano effetti protettivi sulla muscolatura;

Nel soggetto anziano è frequente il riscontro di insufficienti apporti nutrizionali per diversi motivi, tra cui disabilità fisica, difficoltà di masticazione, disfagia, mancanza di appetito, polipatologie e plurime terapie farmacologiche. Di conseguenza, per il raggiungimento del fabbisogno proteico, può essere necessario ricorrere a specifiche strategie nutrizionali, come l’utilizzo di alimenti proteici di facile masticazione (es. pesce, uova) o l’elaborazione di pasti ad elevata densità calorico-proteica, di consistenza modificata (morbida o cremosa) soprattutto se in presenza di disfagia. Nonostante ciò, in caso di dieta persistentemente inadeguata, può essere indicata, dopo valutazione medica specialistica, la supplementazione con integratori orali proteici o calorico-proteici muscolo-specifici, arricchiti di leucina o del suo metabolita attivo, il beta-idrossi-beta-metilbutirrato (HMB).

Bibliografia

  • Cruz-Jentoft AJ, Bahat G, Bauer J, et al. Sarcopenia: revised European consensus on definition and diagnosis. Age Ageing. 2019;48(1):16-31
  • McKendry J., Currier B.S., Lim C., Mcleod J.C., Thomas A,C.Q., Phillips S.M.. Nutritional supplements to support resistance exercise in countering the sarcopenia of aging. Nutrients 2020
  • Robinson S.M., Reginster J.Y., Rizzoli R. et al. Does nutrition play a role in the prevention and management of sarcopenia? Clinical Nutrition 2018